Non basta ‘far scorrere’ l’acqua nei rubinetti: ecco le pratiche corrette per la prevenzione e la gestione della Legionella
Durante la pandemia da Covid-19 molti edifici, uffici ed impianti di produzione sono rimasti chiusi o sono stati meno utilizzati.
Questa situazione ha portato spesso al ristagno di acqua nelle tubature (es. rubinetti dei bagni degli uffici) e in certi tipi di impianti (es. condizionatori – QUI un articolo a proposito) e ha favorito un nemico invisibile ma molto pericoloso, il batterio della Legionella (QUI un approfondimento sulle sue conseguenze sanitarie).
Di conseguenza i responsabili della sicurezza delle strutture sono stati chiamati alla riapertura a fare prevenzione e a gestire gli impianti anche alla luce del rischio Legionella.
Come? Verrebbe come prima cosa da pensare ‘faccio scorrere a lungo l’acqua di modo che le tubature si ripuliscano’.
Ma ecco una cattiva notizia: se la Legionella c’è, non serve a nulla.
O per lo meno non è l’unica azione che si deve attuare.
Chiariamoci: il risciacquo degli impianti e delle tubature ha certamente un ruolo importante nei piani di prevenzione. In un edificio dotato di un protocollo completo di sicurezza, sciacquare gli impianti usati di rado con una certa regolarità (ad es. settimanalmente) e abbastanza a lungo (ad es. per 2 minuti) con acqua clorata è un’azione prevista perché aiuta a controllare la Legionella riducendo al minimo il ristagno e sostituendo “l’acqua vecchia” con “nuova acqua” con un adeguato disinfettante residuo.
Se eseguito correttamente, il risciacquo può essere importante anche dopo riparazioni dell’impianto idraulico, nell’apertura di linee fermate da tempo e nella gestione di imprevisti (ad es. lavori di scavo, interruzioni delle condutture idriche ecc.) ovvero in quelle situazioni che possono predisporre alla contaminazione da Legionella.
Tuttavia, in base all’esperienza e agli studi scientifici, non è realistico aspettarsi che il risciacquo risolva un problema di Legionella in un edificio in disuso.
Il problema è il biofilm. Il biofilm o biopellicola è una aggregazione complessa di microrganismi che si contraddistingue per la secrezione di una matrice adesiva e protettiva.
Se la Legionella vive all’interno di biofilm attaccati alle pareti dei tubi e nelle piccole fessure di valvole e raccordi, il risciacquo non la rimuoverà.
Anche se il risciacquo può essere eseguito a portate sufficientemente elevate da spostare il biofilm allentato dalla stagnazione attraverso tutti i tubi e fuori dai rubinetti – cosa difficile in un grande edificio – la Legionella all’interno del biofilm intatto rimarrà.
È stato dimostrato che anche il risciacquo con alti livelli di cloro (ad es. la procedura di iperclorazione) controlla la Legionella per meno di due mesi.
I campioni raccolti circa 3 giorni dopo un test di procedura di iperclorazione correttamente eseguita sono risultati negativi alla Legionella, ma i risultati dei test per i campioni raccolti due mesi dopo non sono migliori dei risultati pre-iperclorazione.
È facile capire perché questo accade: il biofilm fornisce uno strato di protezione per la Legionella .
La Legionella che fluttua liberamente all’interno del biofilm o anche nello strato esterno del biofilm può essere uccisa da sostanze chimiche o eliminata durante una procedura di iperclorazione. Ma i batteri che vivono più in profondità all’interno del biofilm, anche se forse indeboliti per un po’, sopravvivono e poi riprendono a moltiplicarsi.
Pertanto, aspettarsi che l’iperclorazione – per non parlare del risciacquo senza prodotti chimici – serva a rimuovere la Legionella che vive in profondità all’interno dei biofilm… è come cercare di rimuovere i roditori dalla propria proprietà falciando l’erba.
Il test per la Legionella fornisce la migliore convalida per una procedura di lavaggio.
Il test va eseguito una volta poco dopo la procedura di lavaggio (2-3 giorni) e di nuovo a 1 mese, 3 mesi e 6 mesi. Anche le linee guida nazionali del 2015 riportano le indicazioni per i test:
Ma non è un protocollo fisso: a seconda delle condizioni della struttura e dei piani messi in atto per la prevenzione potrebbero essere necessari interventi differenti, più o meno intensivi, e a volte anche un numero maggiore di test.
Pensi di avere un problema di Legionella o vuoi mettere al sicuro il tuo impianto da questo pericoloso batterio con un corretto piano di prevenzione?
Ti ricordiamo che il responsabile della sicurezza o, in sua assenza, il proprietario di un’azienda sono responsabili civilmente e penalmente per un eventuale contagio da Legionella!
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