pulire prima sanificare dopo

Pulire prima, sanificare dopo

Perché è fondamentale nella gestione del rischio Legionella

“Buongiorno, Dr. Rossi. Abbiamo fatto delle analisi di legionella nei boiler dell’acqua calda delle docce. I risultati sono molto alti e dobbiamo quindi fare una sanificazione dell’impianto. È la seconda volta che ci succede: nonostante gli interventi di sanificazione abbiamo sempre dei riscontri positivi.”

Molto spesso capita di dover eseguire una disinfezione degli impianti a seguito di un riscontro analitico di contaminazioni microbiologiche.

Questa procedura risulta essere un ottimo metodo per riportare in sicurezza gli impianti in tempi brevi (12-36 ore) e garantire un punto di partenza da cui procedere con una diversa gestione della tematica di controllo microbiologico.

Questo è vero se l’operazione di disinfezione è eseguita secondo determinati standard.

Il primo approccio ad una operazione di disinfezione consiste nel distinguere due fasi del processo:

  • la prima è l’operazione di pulizia delle superfici
  • la seconda è la sanificazione delle stesse

Una sanificazione eseguita senza prima una accurata pulizia delle superfici ha una efficacia pressoché nulla: immaginiamo una vasca di raccolta idrica in cui sul fondo si sono accumulati negli anni depositi di origine organica ed inorganica.

Solo rimuovendo con una buona operazione meccanica (o anche tramite drenaggi e risciacqui) questi depositi sarà possibile risolvere il problema della contaminazione microbica.

Questo perché i depositi di fondo sono uno scudo per i microrganismi che vivono al loro interno.

Gli agenti chimici e fisici, infatti, non riescono a penetrare queste matrici complesse e non svolgono quindi la loro funzione sanificante. Eseguendo quindi una sanificazione non preceduta da una accurata pulizia si andrebbero a debellare i microrganismi della fase acquosa (fase platonica) e non quelli che si insidiano nei depositi (fase bentonica).

Ci si ritroverà quindi probabilmente in una situazione in cui i campionamenti microbiologici anche a 24-48 ore dalla operazione di disinfezione mostrano comunque delle positività. Infatti, tutto il mondo microbiologico che era presente nella fase bentonica riemerge in breve tempo andando a colonizzare la fase acquosa.

Questo succede sia nell’esempio della vasca sopra citato ma anche per altre tipologie di impianto.

Depositi di ossidi e calcare possono infatti costituirsi anche nel piping di impianti idrici, nei bollitori, nei boiler, nei bacini delle torri e nelle vasche di raccolta condense.

In tutti questi casi, citati come esempio, risulta pertanto fondamentale l’azione di pulizia preliminare prima della sanificazione. Questa pulizia deve essere eseguita con prodotti specifici a seconda della tipologia di impianto coinvolto, delle metallurgie presenti e del tipo di contaminazione riscontrata.

Non esiste un’unica soluzione giusta per tutti gli impianti!

Biodisperdenti, tensioattivi, schiumogeni, pulizie meccaniche, drenaggi, flussaggi sono tutte soluzioni attuabili ma da customizzare sulla realtà impiantistica del sito.

Per questo risulta fondamentale affidarsi a dei professionisti che sono in grado di affiancarvi nello scegliere la soluzione corretta.

LegionellaFree da sempre è al fianco delle aziende nella gestione del rischio Legionella negli impianti, ed è la prima e unica azienda in Italia ad essere certificata UNI EN ISO 9001:2015 per la Consulenza per la gestione del rischio Legionella, l’esecuzione della valutazione del rischio specifico, l’esecuzione di piani di campionamento, e l’assunzione del ruolo di Responsabile della Gestione del Rischio Legionella 

Se hai necessità di impostare correttamente un piano di prevenzione del rischio Legionella o vuoi assicurarti di avere già una corretta gestione, contattaci per un primo appuntamento senza impegno: effettueremo per te una prima valutazione della situazione e ti indicheremo tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei tuoi impianti.

Contattaci subito:

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